Un mondo dove rifugiarsi o essere semplicemente se stessi...
RECENSIONE:
Qualcuno potrebbe pensare che nutro una profonda ossessione per le storie strappalacrime a tema “malattie terminali” e forse in fondo in fondo è vero ma ne ho bisogno, in questo periodo della mia vita ho bisogno di questa sorta di solidarietà letteraria – si può dire? – in cui non sentirmi sola.